Attività e Progetti
La Cooperativa f.i.ABA organizza attività e laboratori di social skills, come terapie in piccolo gruppo, e grandi progetti, come il “Progetto Siblings”, il “Parent training nell’autismo”, il progetto di sensibilizzazione sull’importanza delle emozioni nelle scuole dell’infanzia e primarie, il “camminAutismo Santiago”.
Parent Training
La Cooperativa propone un progetto di parent training rivolto ai genitori e a tutti i caregivers di bambini e/o adolescenti con diagnosi di disturbo dello spettro autistico.
Questo percorso si basa su un approccio centrato sulla famiglia (Family Centered Care). La famiglia riveste un ruolo fondamentale per il generale livello di benessere della persona con disabilità. Di conseguenza, si può affermare che occuparsi anche del benessere della famiglia è un modo indiretto, ma importante, di occuparsi della persona con disabilità.
IL PARENT TRAINING MIRA A:
- migliorare la relazione e la comunicazione caregiver-bambino;
- condividere metodi educativi efficaci basati sull’osservazione sistematica del comportamento;
- aumentare la conoscenza del caregiver sullo sviluppo psicologico del bambino e sui principi che lo regolano;
- rendere i caregivers il più possibile efficaci nella gestione quotidiana del bambino.
Oltre agli aspetti psico-educativi e alle tecniche di intervento, viene dato ampio spazio al sostegno psicologico, con l’intento di creare uno spazio di condivisione emotiva, dove è possibile esprimere esperienze, paure e speranze.
Ciò che viene riportato dai caregivers diventa quindi spunto di riflessione per poter sviluppare nuove e più adattive abilità di coping famigliare.
SVOLGIMENTO:
I partecipanti al progetto verranno suddivisi in due gruppi, in base al funzionamento e al livello adattivo del proprio bambino.
Negli incontri si affrontano i temi centrali della diagnosi di disturbo dello spettro autistico in un’ottica maggiormente interattiva e di confronto tra professionisti e partecipanti agli incontri. Vengono anche trattate le comorbidità dell’autismo, come l’ADHD e il Disturbo Oppositivo Provocatorio.
MODULI:
- la sessualità nel disturbo dello spettro autistico
- i disturbi del sonno
- le autonomie
- la selettività alimentare
- futuro, lavoro, percorso di vita
- ADHD e Disturbo Oppositivo Provocatorio
- la coppia genitoriale e la coppia amorosa
Il progetto nasce come risposta alle numerose richieste di supporto, sostegno e condivisione, anche tacite, delle famiglie che vivono simili esperienze legate alla disabilità.

Sibling
“Sibling” è una parola inglese che significa fratello o sorella. Nel campo psicologico, e della disabilità in particolare, nel tempo, ha acquisito un significato più specifico, che possiamo tradurre come fratello o sorella di persona con disabilità.
I siblings percepiscono e vivono la disabilità in modo diverso rispetto agli adulti; mentre questi ultimi sono persone formate e strutturate, i siblings invece stanno trovando la loro strada in una vita in cui la disabilità ha sempre un peso importante.
Essere sibling può essere un’esperienza faticosa, ma al contempo arricchente, a patto che vengano riconosciute tali fatiche e che i bambini/ragazzi non restino soli, nel percorso di crescita, ad elaborare le implicazioni che, inevitabilmente, la disabilità comporta per tutta la famiglia.
Per i sibling è utile un approccio preventivo che privilegia l’attivazione di alcuni accorgimenti prima che le difficoltà possano trasformarsi in disagio conclamato.
La prevenzione finisce nel momento in cui il disagio compromette il soddisfacente funzionamento personale e sociale.
COSA PUò ACCADERE
- difficoltà dei fratelli di esprimere i propri sentimenti
- senso di colpa
- i genitori si occupano quasi esclusivamente del fratello con disabilità, più fragile
- i siblings diventano “invisibili”
SEGNALI D'ALLARME
- isolamento
- comportamenti agiti
- bambini “fenomeno”
- difficoltà sociali e/o scolastici
- somatizzazioni
I NOSTRI GRUPPI SIBLINGS
- MINI SIBS (4-5 anni)
- YOUNG SIBS (6-9 anni)
- PRE-ADOLESCENTI E ADOLESCENTI SIBS (10-17 anni)
“Ogni sibling ha una storia, importante e unica, da raccontare. Il gruppo è un’occasione per non essere soli nell’affrontare un percorso di consapevolezza, nel prendere decisioni nel presente, un prezioso “consulente esterno” a cui affidare dubbi e perplessità, e da cui ricevere utili indicazioni, consigli, esperienze”
Camminautismo a Santiago
La nostra cooperativa ha partecipato nel settembre 2022 al progetto Camminautismo a Santiago. Il progetto ha visto coinvolte diverse realtà: l’associazione Mulino Sambuy onlus (promotore dell’iniziativa), Angsa Torino, Angsa La Spezia, f.i.ABA Torino, Cooperativa Animazione Valdocco, Uisp Piemonte e associazione Ri-Ciclistica Settimese, Fondazione della comunità di Mirafiori Onlus, Insieme per Vincere Amici di Cinzia Onlus.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Piemonte e patrocinato dalla Città Metropolitana, ASL Città di Torino, ASL TO4, Città di Settimo e di Castiglione Torinese, dall’Ordine TSRM-PSTRP di Torino, Aosta, Alessandria, Asti e supportato e sostenuto dal Comune di San Mauro Torinese, dalla Fondazione della comunità di Mirafiori Onlus, dall’associazione Insieme per vincere Amici di Cinzia Onlus, da Borello supermercati, da Ferrino, da Lions Club San Mauro Torinese.
L’iniziativa ha avuto inizio ad aprile 2022 e ha coinvolto 13 bambini e ragazzi autistici (tra gli 8 e i 30 anni) con tre diversi livelli di supporto. Nella prima fase, fra aprile 2022 e agosto 2022 si sono svolti gli allenamenti, dal 5 al 12 settembre 2022 invece si è svolto il cammino degli ultimi 114 Km da Sarria fino a Santiago di Compostela.
L’obiettivo generale del progetto è stato quello di creare occasioni di socializzazione e apprendimento in situazioni di autonomie essenziali per la vita. Per questo motivo prima della partenza sono state programmate delle valutazioni educative attraverso questionari ed interviste rivolte ai genitori e ragazzi e valutazioni psicologiche attraverso la somministrazione di scale standardizzate per la misurazione del benessere psicologico. Sono stati organizzati anche dei training di preparazione prima della partenza e i ragazzi sono stati seguiti durante il viaggio da educatori esperti e psicologi. Gli stessi strumenti sono stati riproposti a distanza di qualche settimana dal rientro del cammino per verificare gli esiti del percorso e del progetto.
I risultati hanno evidenziato miglioramenti significativi nella maggioranza dei ragazzi rispetto ai livelli di depressione, miglioramento delle autonomie di base, sociali e relazionali e percezione di miglioramento delle capacità adattive dei ragazzi da parte delle famiglie dopo l’esperienza.
Il progetto è stato importante perchè ha mostrato di avere diversi punti di forza e ha consentito il raggiungimento di diverse opportunità: sensibilizzare sul tema autismo, creare rete tra le famiglie dei ragazzi, creare rete tra i ragazzi coinvolti, creare rete fra le varie realtà presenti, capacità del team di lavoro di lavorare e far lavorare ragazzi con livelli di supporto diversi, creare strumenti adatti a tutti e tre i livelli di supporto (storie sociali, role playing, simulazioni…), sensibilizzare a livello nazionale sul tema grazie alla presenza della trasmissione “Le Iene” che ha seguito l’esperienza.